Le chiese razziste della Christian Identity (identità cristiana), o della supremazia bianca, hanno in comune la cosiddetta teoria anglo-israelita (chiamata anche Israelismo britannico), secondo la quale la razza bianca europea, o più in particolare, i bianchi inglesi (e di conseguenza i bianchi americani), sono i discendenti delle tribù perdute d'Israele.
A supporto di questa tesi, alcuni storici e archeologi asseriscono che, quando nel 721 a.C. le tribù d’Israele furono deportate a Babilonia dal re assiro Sargon II (722-705 a.C.), quasi contemporaneamente nella stessa zona apparvero gli Sciti o Saka, che secondo loro, non erano altro che i Cimmeri o Khumri, il nome con cui gli assiri chiamavano proprio gli ebrei abitanti nel regno settentrionale d’Israele. Dopo l’invasione di Babilonia nel 540 a.C. da parte dei persiani di Ciro il Grande (590-529 a.C.), i Saka o Sciti furono spinti sempre più a nord e ad ovest fino all’Europa centro-settentrionale, dove furono chiamati Sciti Germani (cioè Sciti veri, per distinguerli dagli altri Sciti, cioè i Sarmati).
La teoria conclude quindi affermando che le tribù barbare dei Germani coincidessero con questi Sciti Germani-Saka-Cimmeri-Khumri, e che alcune di queste tribù, gli Angli, i Juti, e i Sassoni, abbiano poi invaso l’Inghilterra. Altri studiosi hanno cercato la comune origine tra i sciti ed i celti, suggerendo che la parola con la quale i gallesi si definiscono, Cymry, derivi proprio da Khumri (la pronuncia è la stessa).
Detta ipotesi si è consolidata in ambito religioso millenarista verso la fine del XVIII e per tutto il XIX secolo, soprattutto grazie al libro di Richard Brothers (1757-1824) A Revealed Knowledge of the Prophecies and Times (Una conoscenza rivelata delle profezie e dei tempi) del 1794, ed è condivisa anche da altre denominazioni religiose, come alcune chiese avventiste (la più nota delle quali è la Chiesa radiofonica di Dio), i gruppi aderenti al Movimento del Sacro Nome, e certe formazioni pentecostali e congregazionaliste.
Tuttavia questa teoria nell’Inghilterra vittoriana non aveva connotati razzisti, poiché si limitava ad affermare che, se gli Anglosassoni e le altre razze europee costituivano la maggioranza dei discendenti delle tribù d’Israele, comunque non era in discussione l’appartenenza legittima della razza ebrea come discendenti delle tribù del Regno meridionale di Giudea.
Un testo del 1871, il popolare Forty Seven Identifications of the British Nation with Lost Israel (47 punti identificativi della nazione britannica con l’Israele perduta) del banchiere inglese Edward Hine (1825-1891), ebbe una certa diffusione anche in Stati Uniti. Qui Howard B. Rand (1889-1991), ideatore della “Identità cristiana”, rielaborò le teorie di Hine, fondando la Federazione Anglosassone d’America e aggiungendovi un marcato antisemitismo: infatti, nella teologia delle chiese dell’identità cristiana, l’anglo-israelismo prende forme estreme, di precisa discriminazione ed odio razziale (ed, in effetti, si parla di hate groups, vale a dire gruppi dell’odio). Queste chiese negano la funzione salvifica della morte di Gesù Cristo in remissione dei peccati dell’uomo, affermando invece che la semplice appartenenza alle tribù perdute d’Israele della razza bianca caucasica garantisce per se la salvezza eterna, mentre le altre razze, inclusa quella ebrea, sono comunque condannati alla dannazione perpetua sulla base della loro identità razziale.
Un’ulteriore rielaborazione di quest’ultima sconcertante affermazione parte dal pensiero del pastore battista Daniel Parker (1781-1844), che fu il primo ad ipotizzare la dottrina della predestinazione basata sulle “due stirpi nello spirito” o “doppia stirpe”, altrimenti definito come “stirpe del Serpente”. Secondo Parker, infatti, la lettura del passo della Genesi 3, 15:
(Allora il Signore disse al serpente)
Io porrò inimicizia tra te
e la donna,
tra la tua stirpe
e la sua stirpe,
questa ti schiaccerà la testa,
e tu le insidierai il calcagno.
significava che Eva era stata sedotta dal Serpente (Satana), aveva poi giaciuto con Adamo, erano quindi nati due gemelli ma di padri diversi: Caino (figlio di Satana), e Abele (figlio di Adamo). I discendenti di Caino sono coloro che, secondo la dottrina della predestinazione, non si salveranno (i non eletti secondo il calvinismo), mentre i discendenti di Abele (ed anche di Seth) si salveranno (gli eletti). Quest’idea fu successivamente ripresa, nel 1958, dal predicatore-guaritore pentecostale William Marion Branham (1909-1965), con commenti da altri simili passi dell’Antico e Nuovo Testamento.
Il fatto che né Parker né Branham ne facevano una questione di razza o nazionalità, anche se il secondo fu criticato per questa dottrina. Fu, invece, Wesley A. Swift, ideologo della Christian Identity e fondatore della Church of Jesus Christ Christian, a proporre la versione razzistica della dottrina della doppia stirpe: Caino (figlio di Satana), sarebbe stato il progenitore degli Ebrei, mentre Abele (figlio di Adamo) sarebbe stato il progenitore della razza bianca.
Non parliamo poi degli uomini di razza nera: secondo alcuni sedicenti “ideologi” del movimento, essi sarebbero identificati con le bestie selvatiche create da Dio secondi la Genesi 1, 25, o quelle citate in Giona 3, 8: “Uomini e bestie si coprano di sacco e si invochi Dio con tutte le forze”!
Razzismo a parte, per quanto concerne il resto dell’impianto teologico dell’Identità Cristiana, gli aderenti seguono alcune dottrine (oltre al già citato anglo-israelismo) o convinzioni, che li avvicinano alle chiese avventiste o al Movimento del Sacro Nome, come:
Proprio per quest’ultimo punto salta fuori tutto il livore razzista e antisemitico di queste chiese: per esempio, la battaglia di Armageddon (quella decisiva che permetterà l’instaurazione del Regno di Cristo) si svolgerebbe, secondo alcuni, in una località o in Nebraska o in Kansas, tra le forze del bene (il popolo bianco ariano) e quelle del male (gli ebrei ed i non bianchi). Gli aderenti alle chiese dell’identità cristiana credono d’essere l’ultima linea di difesa durante la suddetta battaglia, e per essere preparati a ciò, si addestrano in formazioni paramilitari, ammassando armi, munizioni e generi alimentari.
Ulteriori caratteristiche della teologia di queste chiese razziste sono:
Si stima che gli aderenti ai principi dell’Identità Cristiana siano tra i 25.000 ed i 50.000. Le principali denominazioni sono: